Sotto analisi 16 incarichi ufficiali oltre a quello di sottosegretario. Nel mirino convegni, spettacoli teatrali e firmacopie

L’Antitrust accusa attività private correlate alla sua professione di storico dell’arte, specializzato anche in quotazioni e commercio di dipinti e statue, mentre era in carica al governo. Di preciso creano conflitto con la carica una lectio magistralis, alcuni spettacoli teatrali, ospitate in tv, «firmacopie» e disponibilità a farsi fotografare in pubblico. La segnalazione partì lo scorso 25 ottobre dal ministro Sangiuliano stesso, per via di una mail che riportava gli illeciti presunti del sottosegretario e della sua compagna Sabrina Colle. Sotto analisi sono finiti i 16 incarichi, oltre a quello di sottosegretario, ricoperti da Sgarbi: assessore al Comune di Viterbo; sindaco di Sutri; prosindaco di Urbino; commissario generale alle Belle arti e ai musei di Codogno; responsabile nazionale per la valorizzazione dei beni culturali, storici e artistici di Anci; Presidente del Mart di Trento e Rovereto; Presidente della Fondazione Gypsoteca e Museo Canova di Possagno; Presidente della Fondazione Ferrara Arte; Presidente del consiglio di amministrazione del Museo dell’Alto Garda; Presidente del Parco della antichissima città di Sutri; membro del Comitato scientifico della Galleria Nazionale di Urbino; idem per il Museo Galileo di Firenze e delle Gallerie dell’Accademia di Venezia; Direttore artistico della Fondazione Pallavicino di Genova; Direttore artistico della Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito; Presidente di Rinascimento Associazione Culturale.

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